Le rendicontazioni volontarie non finanziarie, Attuazione Direttiva 2014/95/UE

Report ESG e Action Plan ESG

La Direttiva 2014/95/UE, nota anche come Direttiva sull’informativa non finanziaria (NFRD), stabilisce le linee guida per la divulgazione di informazioni non finanziarie da parte delle grandi imprese. Secondo questa direttiva, le aziende devono includere nei loro bilanci di sostenibilità informazioni relative a:

  • Questioni ambientali
  • Questioni sociali e trattamento dei dipendenti
  • Prevenzione dei reati ambientali, sociali, anticorruzione e concussione
  • Diversità negli organi aziendali (età, genere, formazione e percorso professionale)

Sebbene molte PMI italiane non siano obbligate ad adottare il bilancio di sostenibilità per mancanza dei requisiti richiesti, è fondamentale che queste imprese siano conformi ai criteri ESG (Environmental, Social, Governance) e alla sostenibilità. Pertanto, le aziende possono dotarsi di un REPORT ESG e di un ACTION PLAN ESG.

Differenze tra ESG e Sostenibilità

È importante chiarire che ESG e Sostenibilità non sono sinonimi, ma si riferiscono a due concetti distinti:

  • ESG: Si concentra sulle prestazioni attuali dell’azienda in termini ambientali, sociali e di governance.
  • Sostenibilità: Riguarda la capacità dell’azienda di mantenere processi sostenibili nel medio e lungo termine, includendo l’uso responsabile delle risorse, l’innovazione e la resilienza.

Report ESG

Il report ESG è un documento che fotografa la situazione aziendale in un momento specifico, evidenziando le politiche ambientali, sociali e di governance adottate dall’impresa. Questo report aiuta a mostrare agli stakeholder l’impegno dell’azienda verso una maggiore responsabilità etica e sostenibilità.

Action Plan ESG

L’action plan ESG, invece, è un piano d’azione a medio-lungo termine che stabilisce gli obiettivi aziendali e di sostenibilità, definendo le attività da intraprendere, la gestione delle risorse e il monitoraggio dei progressi. Ecco i passaggi chiave:

  1. Definizione degli obiettivi: Obiettivi aziendali e di sostenibilità, interazione con gli stakeholder.
  2. Attività da porre in essere: Raccolta e gestione dei dati.
  3. Verifica delle risorse disponibili: Risorse sostenibili, non riproducibili, rigenerate.
  4. Monitoraggio e controllo: Monitoraggio degli step raggiunti e controllo delle variazioni rispetto agli obiettivi prefissati.

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L’adozione di un report ESG e di un action plan ESG non è solo una questione di conformità normativa, ma rappresenta un’opportunità strategica per dimostrare l’impegno e gli sforzi verso la sostenibilità e di migliorare la propria competitività sul mercato. Grazie al nostro supporto, anche le PMI possono intraprendere questo percorso verso una gestione aziendale responsabile e sostenibile.

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Simona Brambilla

(riproduzione riservata)

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