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Legge di Bilancio 2026: nuovi limiti per SACE e Fondo di Garanzia PMI

L’articolo 136 della Legge di Bilancio 2026: il quadro generale

L’articolo 136 della Legge di Bilancio 2026 (bozza bollinata del 22 ottobre 2025) definisce il quadro finanziario del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).
Il provvedimento aggiorna i limiti di impegno e di spesa per gli strumenti di garanzia pubblica a sostegno del credito alle imprese, in particolare quelli gestiti da SACE S.p.A. e dal Fondo di garanzia per le PMI (MCC).
Insieme, questi strumenti rappresentano l’ossatura del sistema nazionale di mitigazione del rischio creditizio.


1. Le garanzie SACE e la piattaforma “SACE Growth”

Il comma 3 stabilisce i limiti di impegno per SACE S.p.A., fissandoli per il 2026 in:

  • 10 miliardi di euro per garanzie di durata fino a 24 mesi;

  • 64 miliardi di euro per operazioni di durata superiore.

Il comma 4 autorizza SACE a rilasciare coperture assicurative e garanzie su operazioni strategiche, entro un tetto pari al 30% dei massimali sopra indicati.
Il comma 5 eleva a 260 miliardi di euro il limite cumulato degli impegni garantiti da SACE e dal MEF per conto dello Stato.

Dal 1° aprile 2025, è attiva la piattaforma “SACE Growth”, che sostituisce le precedenti linee operative (Garanzia SupportItalia, Green, Futuro).
L’obiettivo è unificare in un’unica piattaforma digitale le diverse forme di garanzia per la crescita delle imprese italiane.

Le nuove linee di intervento sono tre:

  • Growth Finance: sostegno alla liquidità, investimenti produttivi, M&A e internazionalizzazione;

  • Growth Green: progetti di transizione energetica e sostenibilità, coerenti con il Green New Deal e la tassonomia verde UE (Reg. 2020/852);

  • Growth Infrastructure: partecipazione delle imprese italiane a progetti infrastrutturali strategici, in Italia e all’estero.

Le garanzie SACE possono coprire fino al 70–80% del rischio di credito, con controgaranzia dello Stato ai sensi dell’art. 1, comma 14, del D.L. 23/2020.


2. Il Fondo di garanzia per le PMI: la riforma MCC 2025

Il comma 7 dell’articolo 136 fissa per il 2026 un limite massimo di 140 miliardi di euro per il Fondo di garanzia per le PMI (L. 662/1996, art. 2, comma 100, lett. a).
L’importo comprende sia le garanzie in essere al 31 dicembre 2025, sia le nuove operazioni.

Con la riforma MCC 2025, il Fondo adotta una struttura modulare di intervento, che differenzia la copertura in base alla finalità del finanziamento:

  • Garanzia per liquidità → copertura 50%;

  • Garanzia per investimenti produttivi e innovazione → fino all’80%;

  • Garanzie su portafogli di crediti per intermediari, con plafond dedicati e possibilità di riassicurazione;

  • Sezioni speciali regionali o settoriali, fino al 90% in presenza di cofinanziamento pubblico.

Il Fondo continua a operare tramite garanzia diretta, controgaranzia e riassicurazione, ma con nuovi criteri di priorità: transizione digitale, sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica, coerenti con il PNRR e con il quadro europeo sugli aiuti di Stato.


3. Considerazioni finali

L’articolo 136 conferma la centralità del sistema integrato di garanzie pubbliche.
La Garanzia Growth rappresenta un’evoluzione verso un modello più proattivo di sostegno alla crescita industriale, mentre la riforma MCC punta su selettività e coerenza strategica.
Entrambi gli strumenti indirizzano il credito verso settori chiave per la transizione ecologica e digitale, rafforzando la competitività del sistema produttivo italiano nel contesto europeo.

Resta da verificare se tale sistema sarà sufficiente a coprire le esigenze finanziarie delle imprese, oppure se dovrà essere integrato da ulteriori strumenti di finanza strutturata e di mercato

Note

  1. Art. 6, comma 9, D.L. 30 settembre 2003, n. 269, conv. con mod. dalla L. 24 novembre 2003, n. 326, in G.U. n. 274 del 25 novembre 2003, Suppl. ord. n. 181.
  2. Art. 11-quinquies, comma 4, D.L. 14 marzo 2005, n. 35, conv. con mod. dalla L. 14 maggio 2005, n. 80, in G.U. n. 111 del 14 maggio 2005.
  3. Cfr. Relazione tecnica alla Legge di Bilancio 2026, Camera dei Deputati, Dossier n. 2112-bis, 2025, p. 242.
  4. SACE S.p.A., SACE Growth: il nuovo ecosistema di garanzie per la crescita delle imprese italiane, comunicato stampa del 2 aprile 2025; cfr. anche Intesa Sanpaolo – SACE Growth partnership announcement, aprile 2025.
  5. Art. 2, comma 100, lett. a), L. 23 dicembre 1996, n. 662, in G.U. n. 303 del 28 dicembre 1996.
  6. Mediocredito Centrale S.p.A., Fondo di garanzia per le PMI: nuove regole operative dal 2025, Roma, marzo 2025; cfr. Regolamento (UE) n. 651/2014, art. 17 ss.

Marco Sebastiano
(riproduzione riservata)

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